giovedì, marzo 30, 2006

Bergamo, 16 marzo 2006

La Sede Centrale Asci comunica che uno scout della bergamasca ha chiesto di poter avere l’indirizzo del nostro Gruppo, perché navigando in internet ha scoperto della nostra esistenza.
È un amico della FSE con il quale ci siamo poi scambiati più volte messaggi informativi via e-mail e che infine ci ha invitati ad andare a trovarlo in Bergamo in occasione del raduno provinciale dei suoi Lupetti, che avrebbero svolto un gioco tra le vie della città alta.
L’occasione di conoscere altri amici e di rinverdire le nostre conoscenze sui lupetti non ci è certo sfuggita.
Si parte; siamo in sei e più esattamente Alessandra, Giancarlo, Giuseppe, Ottavio, Silvano, Riccardo tutti rigorosamente in divisa ASCI.
L’appuntamento è in Bergamo Alta. Siamo quasi certi di dover lasciare l’auto in basso e di dover fare la strada a piedi. Non è certo il caso di prendere la cremagliera che ci porterebbe troppo in alto e troppo lontano dalla nostra meta, che è il giardino subito dentro le vecchie mura.
Giusto per provare saliamo con l’auto sino alla porta di ingresso ed al semaforo troviamo altre auto in attesa di varcarla. Passiamo oltre e parcheggiamo sulla nostra sinistra, accosto alle mura, spalle al giardino.
Vediamo uno scout in divisa muovere un passo incerto verso di noi, dubitando evidentemente che possiamo non essere quelli che lui attendeva, e vedremo oltre il perché. Ci dirigiamo verso di lui con passo sicuro, anche se non lo conosciamo, e difatti non ci siamo sbagliati. È proprio Stefano Vitali.
L’accoglienza è calorosa, ci scambiamo alcuni semplici doni. Da parte nostra il canzoniere, una copia dell’Esploratore Semplice anni 1960 fatto rilegare da Ottavio. Da parte di Stefano alcune pubblicazioni sulla FSE.
Dopo averle lette ci rendiamo contro che la nostra attività è la stessa identica, nello spirito di B.P., ma diversa solo per la divisa che indossiamo.
I lupetti vengono chiamati al Cerchio e vengono date le ultime raccomandazioni. Alessandra chiede ed ottiene di potersi unire ad una delle sestiglie e di partecipare al gioco e da quel momento sino all’ora di pranzo scompare ai nostri occhi.
Mentre si forma il Cerchio dei lupi, compare un altro gruppetto di lupi, una decina, accompagnati da due ragazzi più anziani e da una cheftaine ancora più anziana; si fermano in un angolo del campo, senza avvicinarsi, senza salutare, quasi indecisi se rimanere o andarsene. Stefano ci fa notare che sono dell’AGESCI ed ora riusciamo a capire la sua titubanza quando ci ha visti. I lupi, ed in genere gli scout dell’AGESCI non legano assolutamente con gli altri.
Con lui ci avviamo verso la città alta e sostiamo alla fontana sita nella prima piazzetta che incontriamo. Qui troviamo alcuni ragazzi del CNGEI che hanno sguinzagliato i loro cuccioli a vendere uova pasquali ai passanti per raccogliere qualche denaro a fine di beneficenza.. Ci avviciniamo per salutarli e li troviamo un attimo perplessi, ma subito dopo sorridono, scambiano con noi la stretta di mano scout e si dimostrano che da quella della FSE. Anche noi comperiamo un uovo per sostenere la loro iniziativa e sco-priamo che c’è dentro la sorpresa: uno splendido paio di occhiali, che Ottavio fa subito suoi.
Permettono che li si fotografi e poi otteniamo l’indirizzo di uno di loro cui verrà mandata copia della fotografia fatta.
Ripartiamo per la città alta, arriviamo alla piazza principale e poi girando attorno ci troviamo sulla strada che circonda tutta la Cittadella. Qui ci fermiamo ai giardini, ci affacciamo al muro che li delimita e guardiamo lo strapiombo sotto di noi e la città bassa e decidiamo che è il posto migliore per far colazione. Subito Silvano recupera cibo e bevande e sotto lo sguardo divertito di alcuni passanti ci ristoriamo.
Calmati i morsi della fame ci avviamo al luogo del ritrovo con le sestiglie che dovrebbero aver completato il gioco in città.
Saliamo alla zona più alta, dove c’è il castello e tutt’attorno, nel verde, i monumenti elevati a tutte le armi combattenti dell’ultima guerra. La cosa è abbastanza suggestiva e soprattutto colpisce perché nel camminare tra il verde si susseguono i monumenti dedicati anche come forma.
Attraversata la zona della memoria entriamo in una zona verde a prato dove ci si ferma per il pranzo. I lupetti fanno cerchio nel verde con i loro Akela, noi troviamo l’unico tavolo disponibile e ne approfittiamo.
Una fontanella attira i lupetti che come tutti i bambini non esitano a giocare con l’acqua ed a bagnarsi. Fortunatamente la giornata ci ha arriso, perché è stata calda e soleggiata.
Riprendiamo il cammino, scendiamo nuovamente verso la porta di ingresso alla città alta e la attraversiamo. Subito dopo, sulla sinistra, entriamo nei giardini sotto le mura dove viene nuovamente formato il Cerchio e da dove i lupetti ripartono per la Caccia al Fiore Rosso rappresentato dal alcuni oggetti che sono stati nascosti dai loro Akela.
Mentre i lupetti di scatenano, noi li seguiamo tranquillamente e per caso ritroviamo il gruppo di lupetti AGESCI seduto in disparte, sull’asfalto rosso del campo da gioco sintetico. Ci avviciniamo, salutiamo alla maniera scout. Silenzio da parte loro, gli concediamo il dubbio che forse, sarà, ecco, non ci hanno notati.
Riccardo si avvicina e si accoscia per scambiare due parole, ma l’aria è quasi tesa. Pare proprio che sia un seccatore da mandar via al più presto. Non vengono dette espressamente queste parole, ma lo si capisce dagli sguardi. Saluta, senza risposta, augura buon lavoro, senza risposta, e se ne torna a raggiungere gli altri.
Finisce la Caccia, i lupetti sono nuovamente radunati e si parte per la conclusione della giornata.
Il ritrovo è nello stesso giardino da cui siamo partiti inizialmente. Nuovamente si forma il Cerchio per l’ultimo saluto e poi via, ognuno verso la propria destinazione.
Forse l’amico Stefano ci darà ancora sue notizie e ci permetterà di partecipare all’attività del suo gruppo. Lo speriamo, proprio per l’affiatamento scout che abbiamo respirato insieme a lui.