martedì, novembre 21, 2006

Loreto 2006


Quest’anno pare che saremo in molti a recarci all’appuntamento di Loreto con i nostri fratelli scout. È l’ottantesimo degli FB ed è quindi una data molto importante, anche se da parte nostra è molto più importante rivedere gli altri amici.

Alla partenza però non fatichiamo a contarci.

Fabio non si era reso conto che dovevamo stare via dal venerdì alla domenica e per lui il venerdì è normale giorno di lavoro che gli impedisce di essere presente.

Toni si è dimenticato la data ed ha preso impegno con la Protezione Civile.

Ottavio partirà solo nel pomeriggio per aspettare Alessandra all’uscita dal lavoro.

Siamo rimasti in due, Riccardo e Giancarlo, e si parte puntuali alle otto del mattino.

A mezzogiorno siamo sul posto e ci rechiamo dalle suore ove constatiamo che nessun altro è ancora arrivato.

Poco male, perché l’accoglienza era prevista dalle 13 in poi e quindi ce ne andiamo a pranzo nel vicino Ristorante del Gufo dove si mangia e si beve bene.

Alle 13,30 torniamo dalle suore e troviamo quattro dei nostri che stanno predisponendo il necessario.

Grandi saluti con Geppino Gioia e Mario Librera che ormai conosciamo bene. Ci registriamo e poi, mentre loro si recano a pranzo, facciamo un giro per la cittadina.

Una negoziante, che ha un piccolo stand sulla piazza, ci chiede se siamo alpini o bersaglieri. Butto lì “stranieri” e lei capisce bersaglieri e annuisce tutta soddisfatta.

Andiamo alla balconata da cui si vede il mare e lì ci chiedono se siamo australiani.

Evidentemente Loreto non è meta abituale degli scout, ma scopriremo che non è così. Gli scout vengono a Loreto, eccome, ma ben pochi usano il cappellone piuttosto che il basco o nulla del tutto.

Sistemati i bagagli torniamo a salutare i nostri che nel frattempo si sono messi a tavola, raggiunti anche da Nazzareno Chievo, il Tesoriere Nazionale.

Prendiamo tempo tornando in piazza a guardare le vetrine. Sono piene di oggettini ricordo di Loreto, quasi tutti uguali da negozio a negozio.

Alla spicciolata arrivano altri amici, dalle più diverse provenienze.

I ritardi fanno saltare tutto il programma del giorno, perché mancano ancora in molti e soprattutto manca Antonio Bosco, il primo relatore.

Per non sprecare inutilmente il tempo Mario ci invita a scendere nella Cappella ove recitiamo il S. Rosario. Siamo o non siamo a Loreto?

Nel frattempo scoppia il temporale e scende anche un poco di neve. I pochi che dopo la cerimonia sono usciti in strada rientrano tutti bagnati.

Sta spiovendo quando riceviamo una telefonata da Ottavio che è in arrivo e vuole sapere dove esattamente uscire dall’autostrada, soprattutto perché è nel pieno del temporale e con scarsa visibilità. Alla fine arriva e gli andiamo incontro per aiutarlo con i bagagli. Scopriamo con sorpresa che è venuto da solo senza Alessandra. Sull’episodio non ci dice proprio tutto, e noi evitiamo di indagare.

La cena scorre tranquilla: minestrina, fettine di carne con peperoni, fagiolini, verdure fresche e frutta. Subito dopo una capatina al bar del Ristorante del Gufo ed infine tutti i capi si riuniscono dalle suore nella saletta accanto all’ingresso. La riunione è aperta anche ad altri e quindi partecipano pure Ottavio e Giancarlo

È una riunione piuttosto animata, nella quale si discute in particolare della gestione della segreteria, che viene accusata di essere sempre in ritardo nel fornire quanto richiesto, dalle semplici risposte ai distintivi ai bollini per il censimento.

Quanto a questi ultimi pare vi siano alcuni Gruppi che hanno provveduto ad ottobre e quindi sarebbe giustificato il ritardo della Segreteria

Chiarito quanto c’era da chiarire, dichiarato da parte del Segretario Nazionale che l’impegno sarà sempre profuso nei debiti modi, si dà la stura ad una bottiglia di grappa acquistata da Antonio.

Girano i bicchieri e il liquore, gli animi si rasserenano ed all’una e mezzo di notte

si va finalmente a dormire.

È il giorno 4, sveglia alle sette: alle sette e mezzo si deve essere puntuali per la colazione che prevede caffé d’orzo, marmellata e burro. Per il caffé vero non rimane che una rapida puntata all’esterno, al “bar dell’angolo”.

Geppino convoca Riccardo e Ottavio e fa consegnare da Mario la tessera degli FB ed anche il modulo ufficiale per la richiesta del FB che ci verrà riconosciuto da un qualsiasi titolare di FB una volta a Lourdes. È un premio che non ci aspettavamo, ma in effetti a fare i barellieri a Lourdes siamo stati più di una volta, anche se in un passato alquanto lontano.

Quando riceveremo l’FB vuol dire che saremo stati accolti come novizi e poi dovremo recarci a Lourdes almeno altre tre volte per poter ottenere il monogramma NDL e divenire titolari.

Poco dopo ci rechiamo nuovamente nella Cappella per la preghiera del mattino.

Subito dopo ci si trasferisce nella saletta delle riunioni dove sono lette le relazioni di Geppino, Capo Clan degli FB italiani, quella di Antonio e quella di Riccardo.

Nell’occasione Antonio proietta anche un filmato su Lourdes per mostrare a tutti questa splendida realtà spirituale, cui segue una panoramica di fotografie di quanti dei nostri si sono recentemente recati a Lourdes.

Chiude Gianni Salzillo, il Gran Capo, che tira le fila di tutto quanto è stato detto sino a quel momento, poi tutti a pranzo.

Nel frattempo i “piccoli” ne approfittano per studiare, nonostante il luogo del tutto inconsueto.

Buono il pranzo: fettuccine al sugo, cotoletta con purea, finocchi bolliti, verdura fresca, frutta.

Caffé nuovamente al “bar dell’angolo”.

Rimane tempo libero per fare un giro nella cittadina, che si è riempita di folla, e per fare qualche acquisto.

Alle 15 riprende l’attività e Gennaro Limatola, l’Estensore, legge anche la sua relazione.

Segue un breve dibattito sul tema “Comunità”.

In chiusura di giornata ci si reca con le bandiere degli FB e dell’ASCI alla Basilica per visitare la S. Casa di Nazaret. Qui ci si sofferma un poco in raccoglimento, poi si rientra dalle suore.

A cena dopo le pennette al sugo un piatto freddo, costituito da affettati e formaggio, verdure fresche, l’immancabile frutta.

Visto che ci siamo trovati bene al ristorante del Gufo ci torniamo per sederci tutti attorno ad un tavolo, facendo girare un bicchierino e cantiamo, stonando molto correttamente, finché giunge l’ora del rientro.

Il giorno 5, al mattino nuovamente sveglia alle sette, alle sette e mezzo colazione, caffé al “bar dell’angolo”.

Dopo il poco tempo libero che ci è concesso ci si reca nella Basilica sotterranea per la S. Messa.

Segue il rinnovo della promessa da parte di una scolta; a Francesco ed altri viene consegnato l’FB di novizio, mentre a Gennaro è consegnato il monogramma NDL per aver superato il periodo di noviziato.

Ci avevano chiesto il nostro canzoniere per trarre alcuni canti scout da cantare durante la funzione, ma o non sono piaciuti, o non li conoscevano (in particolare non conoscevano “La man nella man”) e quindi hanno accompagnato la S. Messa con canti che nulla hanno a che vedere con la tradizione scout.

Alla fine viene donata la prima bandiera degli FB italiani perché sia conservata nella apposita stanza tra i ricordi donati alla Madonna di Loreto. Sapremo poi che quasi subito è stata appesa al muro.

In piazza troviamo un intero Gruppo dell’FSE, il Pescara 1, che è giunto in pellegrinaggio per il suo 25° anno. Ne diamo notizia ai nostri capi, ma è tempo di riunione per il discorso conclusivo di Geppino e di Gianni, poi torniamo in fretta in piazza per prendere contatto con i ragazzi dell’FSE:

Ci sono lupetti, coccinelle, scout, rover: tutti insomma, per un totale di 180 che arrivano attorno ai 400 con genitori ed accompagnatori.

Apprendiamo che sì, erano dell’FSE, ma che da qualche tempo per dissidi si sono resi Gruppo autonomo, prendendo poi contatto con l’Agesci per entrare nelle sue fila.

Andrea, uno dei capi, ha un vistoso distintivo ASCI sul petto e mi incarica di salutargli Stefano Vitali dell’FSE di Bergamo.

Si avvicinano altri capi ed uno di loro ha sulla mandorletta il distintivo ASCI che si usava mettere sul bavero della giacca.

Lontani ricordi rimasti in fondo al cuore, ma mai sepolti.

L’ultimo acquisto che facciamo sono il calice e la pisside per quando don Sergio celebrerà la S. Messa per il nostro Gruppo. l’indicazione del Gruppo Iseo 1.

Finiti gli acquisti, poiché il tempo corre, tutti a pranzo.

È domenica e co-me di consueto il pranzo è più ricco: fettuccine, pollo arrosto con patati-ne, la torta.

Intoniamo un can-to insieme al caro Marcello; le suore ci stanno ad ascol-tare e poi chiedo-no, essendo pre-sente anche la Madre Superiora, di intonare alcune canzoni del nostro repertorio scout. Attacchiamo con Madonna degli scout, seguono Mamma del Cielo, Signor tra le tende schierati ed infine il Canto dell’Addio.

Il coro riceve un sincero applauso dalla Madre Superiora e questo ci conforta.

Un “bim bum crak” decisamente incisivo chiude il cerchio.

Ci si saluta, si scambiano le ultime conversazioni e poi via verso casa.