giovedì, novembre 30, 2006

Iseo1: sessant'anni anni di scoutismo!

DIARIO DI UNA SERATA :

E' notte .. una notte con un carattere quasi magico .. è una notte di quelle che vorresti non finissero mai . dentro di te ci sono tanti ricordi, emozioni che hai , quasi paura, che chiudendo gli occhi svaniscano .. decidi, quindi, nonostante l'ora tarda di prendere carta e penna e scrivere .. scrivere .. Ma cosa ? Sono tornata orora dalla celebrazione del 60° del nostro gruppo scout : Iseo1 .
Il festeggiamento per questo importante traguardo è stata denso di impegni ma non posso dimenticare la settimana che ha preceduto questa importante giornata .. mio padre sembrava un lupetto- canguro che saltava dal suo laboratorio al telefono, dalla megane al pc,dalla sarta all'artista-architetto .. se, per caso, avevi bisogno di 8rso Pitagorico lo trovavi in laboratorio alle prese con colla, carta vetro e altre cose strane ma difficilmente la tua voce arrivava a lui ..era quasi impossibile compiere, ad esempio, un semplice ragionamento. La sua emozione era molto forte ed, anche , quando ha scritto le due righe per il giornale da trasmettere, poi, via e_mail alla cronista.. la sua voce tremava .ma 8rso devi solo rispondere alle sue domande .. non preoccuparti.
Ecco arrivato il sabato . la mattina trascorre , non posso dire tranquillamente, in ufficio, ogni tanto si sente una voce : "Come ci organizziamo per oggi ?" . si risponde ma poi si procede .. poi riecheggia .. si risponde e via..
Arrivano le 14 .. è l'ora X .. Orsetto Sensibile sale a bordo del suo potente mezzo e via verso Brescia .. ha un importante compito : ritirare i fiori. Durante il viaggio penso e ripenso .. come sarà stasera ? La divisa è stata indossata immediatamente al risveglio, legate alla cintura trovano spazio sia il bicchiere e sia il rosario, la camicia è ben stirata, i pantaloni puliti tutto esteriormente è perfetto ma l'animo scout come va ? A questa domanda per ora non trovo risposta ..sarà, forse, il Signore con San Giorgio e la mia nonna a parlarmi ma ora devo solo pensare a guidare e a ritirare i fiori.
Ritiro i fiori, risalgo in macchina e via nuovamente verso Iseo e verso casa dove ad attendermi trovo 8rsoPitagorico, finalmente, in divisa.. ci guardiamo negli occhi, entrambi abbiamo un unico desiderio : salire in macchina e andare a Pilzone per allestire la chiesetta ma l'orologio segna le 15.30 è ancora presto. Consumiamo una fugace merenda per ingannare il tempo ma poi si deve partire . arriviamo sul sagrato della chiesetta di San Tommaso con il furgone .. scarichiamo il materiale e via 8rso parte con il mezzo per andare a parcheggiarlo.
Rimango pochi minuti da sola in questa chiesetta.è fredda, è quasi in penombra .. mi siedo su un banco ed osservo il dipinto sopra l'altare . anche tu Madonna devi aver freddo guardando il mondo di oggi, guardando ciò che succede anche nel nostro micro-cosmo ma stasera con il calore scout, anche per poco, verrai avvolta da un leggero tepore fatto di canti, parole dette con il cuore . e, forse, potrai riacquistare un po' di fiducia nell'uomo ed io al termine della celebrazione porterò la tua immagine stretta nel cuore per ricordarmi di questo momento di dialogo così intenso tra me e la mia Madre Celeste.
Ora è tornato 8rso Pitagorico ed è tempo di allestire . il tuo banco o mini altare dove lo collochiamo ? i fiori dove li mettiamo ? Tutto, quasi per magia e per incantesimo, prende forma .. ora arriva, anche, Lupo Solitario a collaborare o meglio ad aiutare.. Tutto è pronto o quasi . vengono scattate delle foto per immortalare questa chiesetta che ora diventa luogo di culto scout. Alla spicciolata arrivano tutti .. Con emozioni vedo arrivare il primo capo riparto del 1946, il Notaio Bonardi ed altri fratelli scout che , purtroppo, in questo momento, mi sfugge il loro nome. Ora arriva,anche, il nostro assistente spirituale Don Sergio.
Viene fatta, in sacrestia, una piccola cerimonia di consegna del calice e della patena a Don Sergio da parte di 8rso Pitagorico ( sempre durante la settimana si era recato da Don Mario per farli benedire e ricevere, anche lui, una benedizione ) , Aquila Solerte e Lupo Solitario. Quasi per magia viene intonato come primo canto : Madonna degli Scout, i miei occhi si alzano verso quell'affresco sopra l'altare . vedi Madonna, anche Tu, stasera puoi stendere il tuo Mantello verso questi nostri fratelli Scout .. Ogni tanto i miei occhi si incrociano verso il chierichetto . questo ruolo è ricoperto da mio padre .. è tangibile la sua emozione, si muove quasi sollevato da terra, quasi .. Ora da lupetto-canguro ti sei trasformato in un rover effettivo ..
Quasi al termine della cerimonia viene rinnovata la nostra Promessa. il nostro fratello Vingiano la rinnova dopo 60 anni .. ora veramente l'emozione è alta . è qualcosa che ti avvolge come un mantello.. le parole della canzone arrivano dritte al cuore e scorrono davanti ai tuoi occhi, come in un film, le immagini della Tua promessa. Ora mi rifugio in sacrestia e lascio che le lacrime bagnino il mio viso . mi auguro, però, che nessuno entri in questo momento perché; è un momento solo mio .. quasi di comunicazione tra me e l'Alto.. posso, sempre, scorgere, anche in questa angolazione, l'immagine della Madonna. La promessa l'ho fatta il 2 ottobre 2005 .. e leggendo dei documenti in possesso a mio padre ho scoperto che, anche lui, promise ed abbracciò B.P e lo scoutismo ai primi del mese di ottobre nel lontano anni 60 .. sarà un caso questa coincidenza ? Per me no .. vi è sempre un filo che lega gli avvenimenti .. un filo sottile quasi impercettibile ma c'è ..
Vengono, inoltre, consegnate altre targhe commemorative al Notaio Bonardi e a Lupo Solitario perché;, grazie al suo ululato, ci tiene uniti.
La celebrazione ora è terminata .. si smonta tutto .. Le candele si spengono anche quella all'interno della lanterna .. tutto ritorna come prima . No penso proprio di no .. perché; l'atmosfera scout rimane all'interno di queste mura ed anche tu Madonna anche se adesso ognuno di noi ritorna alle proprie case affaccendato in tante cose Tu continua, comunque, a proteggerlo e a vegliare su di lui. Dal canto mio ti posso assicurare che quando mi capiterà di essere da queste parti ti verrò a trovare e una piccola candela accenderò .. forse, solo, per ricordarci di questa serata oppure .Come sempre vengono riportata alla realtà dal mio amico Giancarlo in quanto gli serve una mano per caricare il tavolo sul furgone, pronti via ..Ora .. tutti dal gruppo Alpini per continuare a festeggiare il Nostro Anniversario !!!
Durante la cena Fabio A. festeggia, a modo suo, questo Anniversario parlando della sua esperienza a Lourdes, del suo impegno verso i malati e come tutto questo, forse ingiustamente, non viene ricompensato con il Foulards Blancs. Ma Fabio gira il tuo potente mezzo ed andiamo a Lourdes all'Immacolata !!! Durante la cena emergono ricordi, piccoli aneddoti, qualche ricordo dei campi ed, ogni tanto, si vedono degli occhi lucidi ma tutto rende questa Festa sempre più meravigliosa . Ora è notte .. non è tardi ma alcuni preferiscono tornare alle proprie abitazioni .. ci si saluta dandoci la mano sinistra come fa il vero scout e via . All'esterno .. vicino al fuoco ormai spento e vicino, anche , alla bandiera d'Italia si trovano un piccolo gruppetto di scout che parlano ancora di Lourdes, del prossimo campo . di questi scout nessuno ha voglia di andare a casa neanche Don Sergio; si compiono pochi passi e poi, di nuovo, fermi a parlare.
Arrivederci rover al prossimo campo . ma soprattutto Buona Strada.

Orsetto Sensibile

martedì, novembre 21, 2006

Loreto 2006


Quest’anno pare che saremo in molti a recarci all’appuntamento di Loreto con i nostri fratelli scout. È l’ottantesimo degli FB ed è quindi una data molto importante, anche se da parte nostra è molto più importante rivedere gli altri amici.

Alla partenza però non fatichiamo a contarci.

Fabio non si era reso conto che dovevamo stare via dal venerdì alla domenica e per lui il venerdì è normale giorno di lavoro che gli impedisce di essere presente.

Toni si è dimenticato la data ed ha preso impegno con la Protezione Civile.

Ottavio partirà solo nel pomeriggio per aspettare Alessandra all’uscita dal lavoro.

Siamo rimasti in due, Riccardo e Giancarlo, e si parte puntuali alle otto del mattino.

A mezzogiorno siamo sul posto e ci rechiamo dalle suore ove constatiamo che nessun altro è ancora arrivato.

Poco male, perché l’accoglienza era prevista dalle 13 in poi e quindi ce ne andiamo a pranzo nel vicino Ristorante del Gufo dove si mangia e si beve bene.

Alle 13,30 torniamo dalle suore e troviamo quattro dei nostri che stanno predisponendo il necessario.

Grandi saluti con Geppino Gioia e Mario Librera che ormai conosciamo bene. Ci registriamo e poi, mentre loro si recano a pranzo, facciamo un giro per la cittadina.

Una negoziante, che ha un piccolo stand sulla piazza, ci chiede se siamo alpini o bersaglieri. Butto lì “stranieri” e lei capisce bersaglieri e annuisce tutta soddisfatta.

Andiamo alla balconata da cui si vede il mare e lì ci chiedono se siamo australiani.

Evidentemente Loreto non è meta abituale degli scout, ma scopriremo che non è così. Gli scout vengono a Loreto, eccome, ma ben pochi usano il cappellone piuttosto che il basco o nulla del tutto.

Sistemati i bagagli torniamo a salutare i nostri che nel frattempo si sono messi a tavola, raggiunti anche da Nazzareno Chievo, il Tesoriere Nazionale.

Prendiamo tempo tornando in piazza a guardare le vetrine. Sono piene di oggettini ricordo di Loreto, quasi tutti uguali da negozio a negozio.

Alla spicciolata arrivano altri amici, dalle più diverse provenienze.

I ritardi fanno saltare tutto il programma del giorno, perché mancano ancora in molti e soprattutto manca Antonio Bosco, il primo relatore.

Per non sprecare inutilmente il tempo Mario ci invita a scendere nella Cappella ove recitiamo il S. Rosario. Siamo o non siamo a Loreto?

Nel frattempo scoppia il temporale e scende anche un poco di neve. I pochi che dopo la cerimonia sono usciti in strada rientrano tutti bagnati.

Sta spiovendo quando riceviamo una telefonata da Ottavio che è in arrivo e vuole sapere dove esattamente uscire dall’autostrada, soprattutto perché è nel pieno del temporale e con scarsa visibilità. Alla fine arriva e gli andiamo incontro per aiutarlo con i bagagli. Scopriamo con sorpresa che è venuto da solo senza Alessandra. Sull’episodio non ci dice proprio tutto, e noi evitiamo di indagare.

La cena scorre tranquilla: minestrina, fettine di carne con peperoni, fagiolini, verdure fresche e frutta. Subito dopo una capatina al bar del Ristorante del Gufo ed infine tutti i capi si riuniscono dalle suore nella saletta accanto all’ingresso. La riunione è aperta anche ad altri e quindi partecipano pure Ottavio e Giancarlo

È una riunione piuttosto animata, nella quale si discute in particolare della gestione della segreteria, che viene accusata di essere sempre in ritardo nel fornire quanto richiesto, dalle semplici risposte ai distintivi ai bollini per il censimento.

Quanto a questi ultimi pare vi siano alcuni Gruppi che hanno provveduto ad ottobre e quindi sarebbe giustificato il ritardo della Segreteria

Chiarito quanto c’era da chiarire, dichiarato da parte del Segretario Nazionale che l’impegno sarà sempre profuso nei debiti modi, si dà la stura ad una bottiglia di grappa acquistata da Antonio.

Girano i bicchieri e il liquore, gli animi si rasserenano ed all’una e mezzo di notte

si va finalmente a dormire.

È il giorno 4, sveglia alle sette: alle sette e mezzo si deve essere puntuali per la colazione che prevede caffé d’orzo, marmellata e burro. Per il caffé vero non rimane che una rapida puntata all’esterno, al “bar dell’angolo”.

Geppino convoca Riccardo e Ottavio e fa consegnare da Mario la tessera degli FB ed anche il modulo ufficiale per la richiesta del FB che ci verrà riconosciuto da un qualsiasi titolare di FB una volta a Lourdes. È un premio che non ci aspettavamo, ma in effetti a fare i barellieri a Lourdes siamo stati più di una volta, anche se in un passato alquanto lontano.

Quando riceveremo l’FB vuol dire che saremo stati accolti come novizi e poi dovremo recarci a Lourdes almeno altre tre volte per poter ottenere il monogramma NDL e divenire titolari.

Poco dopo ci rechiamo nuovamente nella Cappella per la preghiera del mattino.

Subito dopo ci si trasferisce nella saletta delle riunioni dove sono lette le relazioni di Geppino, Capo Clan degli FB italiani, quella di Antonio e quella di Riccardo.

Nell’occasione Antonio proietta anche un filmato su Lourdes per mostrare a tutti questa splendida realtà spirituale, cui segue una panoramica di fotografie di quanti dei nostri si sono recentemente recati a Lourdes.

Chiude Gianni Salzillo, il Gran Capo, che tira le fila di tutto quanto è stato detto sino a quel momento, poi tutti a pranzo.

Nel frattempo i “piccoli” ne approfittano per studiare, nonostante il luogo del tutto inconsueto.

Buono il pranzo: fettuccine al sugo, cotoletta con purea, finocchi bolliti, verdura fresca, frutta.

Caffé nuovamente al “bar dell’angolo”.

Rimane tempo libero per fare un giro nella cittadina, che si è riempita di folla, e per fare qualche acquisto.

Alle 15 riprende l’attività e Gennaro Limatola, l’Estensore, legge anche la sua relazione.

Segue un breve dibattito sul tema “Comunità”.

In chiusura di giornata ci si reca con le bandiere degli FB e dell’ASCI alla Basilica per visitare la S. Casa di Nazaret. Qui ci si sofferma un poco in raccoglimento, poi si rientra dalle suore.

A cena dopo le pennette al sugo un piatto freddo, costituito da affettati e formaggio, verdure fresche, l’immancabile frutta.

Visto che ci siamo trovati bene al ristorante del Gufo ci torniamo per sederci tutti attorno ad un tavolo, facendo girare un bicchierino e cantiamo, stonando molto correttamente, finché giunge l’ora del rientro.

Il giorno 5, al mattino nuovamente sveglia alle sette, alle sette e mezzo colazione, caffé al “bar dell’angolo”.

Dopo il poco tempo libero che ci è concesso ci si reca nella Basilica sotterranea per la S. Messa.

Segue il rinnovo della promessa da parte di una scolta; a Francesco ed altri viene consegnato l’FB di novizio, mentre a Gennaro è consegnato il monogramma NDL per aver superato il periodo di noviziato.

Ci avevano chiesto il nostro canzoniere per trarre alcuni canti scout da cantare durante la funzione, ma o non sono piaciuti, o non li conoscevano (in particolare non conoscevano “La man nella man”) e quindi hanno accompagnato la S. Messa con canti che nulla hanno a che vedere con la tradizione scout.

Alla fine viene donata la prima bandiera degli FB italiani perché sia conservata nella apposita stanza tra i ricordi donati alla Madonna di Loreto. Sapremo poi che quasi subito è stata appesa al muro.

In piazza troviamo un intero Gruppo dell’FSE, il Pescara 1, che è giunto in pellegrinaggio per il suo 25° anno. Ne diamo notizia ai nostri capi, ma è tempo di riunione per il discorso conclusivo di Geppino e di Gianni, poi torniamo in fretta in piazza per prendere contatto con i ragazzi dell’FSE:

Ci sono lupetti, coccinelle, scout, rover: tutti insomma, per un totale di 180 che arrivano attorno ai 400 con genitori ed accompagnatori.

Apprendiamo che sì, erano dell’FSE, ma che da qualche tempo per dissidi si sono resi Gruppo autonomo, prendendo poi contatto con l’Agesci per entrare nelle sue fila.

Andrea, uno dei capi, ha un vistoso distintivo ASCI sul petto e mi incarica di salutargli Stefano Vitali dell’FSE di Bergamo.

Si avvicinano altri capi ed uno di loro ha sulla mandorletta il distintivo ASCI che si usava mettere sul bavero della giacca.

Lontani ricordi rimasti in fondo al cuore, ma mai sepolti.

L’ultimo acquisto che facciamo sono il calice e la pisside per quando don Sergio celebrerà la S. Messa per il nostro Gruppo. l’indicazione del Gruppo Iseo 1.

Finiti gli acquisti, poiché il tempo corre, tutti a pranzo.

È domenica e co-me di consueto il pranzo è più ricco: fettuccine, pollo arrosto con patati-ne, la torta.

Intoniamo un can-to insieme al caro Marcello; le suore ci stanno ad ascol-tare e poi chiedo-no, essendo pre-sente anche la Madre Superiora, di intonare alcune canzoni del nostro repertorio scout. Attacchiamo con Madonna degli scout, seguono Mamma del Cielo, Signor tra le tende schierati ed infine il Canto dell’Addio.

Il coro riceve un sincero applauso dalla Madre Superiora e questo ci conforta.

Un “bim bum crak” decisamente incisivo chiude il cerchio.

Ci si saluta, si scambiano le ultime conversazioni e poi via verso casa.

venerdì, novembre 10, 2006